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Il volume è destinato allo studio dei capita geminata, intendendo specificamente per tali, secondo una classificazione proposta dal Verrey, quelle coppie di testi che, pur provenendo da opere di diversi autori, presentano precise e ben individuabili corrispondenze testuali. Il fenomeno, benché riguardi un ampio ventaglio di passi giurisprudenziali, sembra tuttavia maggiormente concentrarsi nelle opere di alcuni autori e fra queste forse più di tutti, anche per la consistente mole di materiali a noi pervenuti, nelle opere ulpianee e soprattutto nei grandi commentari ad Sabinum e ad edictum. In questi ultimi in particolare sono significativamente piuttosto numerose le corrispondenze testuali con i digesta giulianei, che talvolta risultano accompagnate a un'esplicita citazione dell'autore di epoca adrianea, ma che talaltra - in un numero non meno significativo di casi - non trovano riscontro in una citazione esplicita, senza che pertanto dal testo del giurista di Tiro risulti il nome di Giuliano, le cui parole vengono dunque riprodotte verbatim (sia pure di norma con alcune varianti), ma senza nominarlo. La ricerca è rivolta all'approfondimento specifico di questi due tipi di corrispondenze testuali e, in ultima analisi, a individuare le relazioni fra due delle più importanti opere della giurisprudenza dell'epoca del Principato.